La laurea magistrale è il titolo che sostituisce la laurea specialistica, titolo accademico rilasciato in Italia, a seguito della riforma universitaria del '99, al termine di corsi biennali a cui si può accedere se in possesso di laurea, diploma di laurea o, ai sensi del decreto ministeriale 270/2004, diploma universitario. A differenza della laurea specialistica, che constava di 300 crediti compresi quelli riconosciuti all'accesso e quelli recuperati relativi a eventuali debiti formativi, consta di 120 crediti suoi propri.
Per essere ammessi ad un corso di laurea magistrale occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario conseguito a seguito di corso di durata triennale, oppure di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Le cosiddette lauree magistrali a ciclo unico sono quelle che si conseguono al termine di corsi della durata quinquennale (300 crediti) o esennale (360 crediti, comprensivi di 60 crediti di tirocinio) a cui si può accedere con il diploma di scuola secondaria superiore. Esse possono essere previste solo per professioni regolamentate (talvolta a numero chiuso con programmazione nazionale degli accessi, mediante assegnazione ministeriale dei posti alle singole sedi e concorso ministeriale che si tiene lo stesso giorno in tutta Italia; per i corsi di laurea specialistica a ciclo unico in Odontoiatria e protesi dentaria, inoltre, nell'anno accademico 2005-2006 è stata sperimentata la graduatoria unica nazionale; ai sensi del decreto MIUR 270/2004, per corsi finalizzati alla preparazione alle professioni forensi è stata istituita la classe LMG/01, delle lauree magistrali in Giurisprudenza.
Il master universitario è il titolo rilasciato dalle università italiane al termine di «corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente» (ai sensi dell'articolo 3 del decreto MURST 509/1999 e del decreto MIUR 270/2004, e attivati secondo le modalità di cui all'articolo 1, comma 15, della legge n.4 del 14 gennaio 1999).
Il master universitario di I livello è rilasciato al termine di corsi a cui si può accedere con la laurea (o titoli legalmente equipollenti, come i diplomi ISEF, o equiparati come titoli accademici stranieri).
Il master universitario di II livello è rilasciato al termine di corsi a cui si viene ammessi se in possesso di laurea specialistica o magistrale (D.M. 270/2004).
Il master ha un preciso riconoscimento legale del titolo in Italia (legge n. 127 del 15 maggio 1997 e decreto n. 509 del 3 novembre 1999); il valore di questo titolo è riconosciuto anche all’estero
à un elemento che integra il curriculum vitae e beneficia di una certa considerazione nell'ambito delle aziende private.
Talora, l'istituto di formazione ha contatti con una serie di aziende, che partecipano al finanziamento del master, presso le quali gli studenti svolgono un periodo di stage/tirocinio teso ad una successiva assunzione.
I corsi finalizzati al rilascio del master universitario durano almeno un anno accademico (la maggior parte di quelli attivi è annuale, ma ne esistono molti biennali, nessuno più lungo), e prevedono la maturazione di almeno 60 crediti formativi universitari (art. 7 dei due decreti ministeriali di cui sopra). Secondo l'interpretazione prevalente, per i corsi di master non vige il principio di 60 crediti all'anno (di cui all'art. 8, c. 1 dei due decreti): il master interuniversitario toscano in Giornalismo, per esempio, dura due anni accademici per un totale di 70 crediti, mentre esistono corsi di master annuali comprensivi di un numero di crediti superiore.
Anche per la durata ci sono interpretazioni particolari: alcuni atenei hanno attivato corsi di master della durata superiore a un anno, ma non biennali (per esempio 14 mesi), mentre i corsi di laurea, di laurea specialistica o laurea magistrale, di specializzazione e di dottorato di ricerca debbono essere necessariamente organizzati per anni accademici.
I corsi di master universitario sono promossi da università , in molti casi in collaborazione con strutture di formazione terze e aziende, e si tengono non direttamente presso le facoltà ma più spesso presso dipartimenti, istituti, scuole apposite o altri centri. Non si tratta di strutture permanenti e, pertanto, i relativi corsi non vengono necessariamente riattivati ad ogni anno accademico.