Domanda:
Psicologia: facoltà inflazionata?
anonymous
2009-11-23 07:41:20 UTC
Mi piacerebbe intraprendere gli studi presso la facoltà degli studi di Milano però vorrei sapere se poi questo non mi porterebbe solo ad essere una dei tanti disoccupati. é vero che ci sono troppi laureati in psicologia?
A livello lavorativo è un settore dove c'è domanda nonostante l'offerta.
Tre risposte:
Mickey Mouse
2009-11-24 12:59:52 UTC
Psicologia facoltà inflazionata? Pensa solo che in Europa, su tutta l'Europa, uno psicologo su tre è italiano.

Detto questo, e detto per inciso che in Italia non esistono posti di lavoro pubblici a concorso per gli psicologi, devi sapere che, logicamente, ognuno può scegliere la facoltà universitaria che preferisce. E' però profondamente sbagliato non indicare bene prima delle immatricolazioni che gli sbocchi lavorativi post lauream sono nulli. Il tasso di disoccupazione dei triennalisti supera il 98%, come dice il presidente stesso dell'Ordine Nazionale degli Psicologi.

Gli unici psicologi che hanno un lavoro dipendente o para-dipendente, cioè che vincono qualche borsa di studio, qualche contratto a progetto, sono quelli che hanno agganci e amicizie negli organi direttivi dell'amministrazione pubblica, prima di tutto sanitaria. Ma sono un numero irrisorio.

Poi possono lavorare quelli che hanno amicizie di famiglia in ditte o cliniche private. Favoriti sono i figli di medici, primari, vecchi psicologi già nella pubblica amministrazione, poichè i concorsi sono tutti pilotati. Vorrei che qualcuno mi desse la prova del contrario.

L'unica cosa che davvero uno psicologo può fare è, dopo la laurea magistrale e l'Esame di Stato per la sezione A dell'albo, è la libera professione. Ma la libera professione va completata con la specializzazione in psicoterapia (4 anni, a pagamento), è onerosa come costi di apertura, gestione, tasse, commercialista, ENPAP (previdenza obbligatoria, sui 1000 euro minimi all'anno), pubblicità. Inoltre è difficilissimo trovare dei clienti paganti. Tenere aperto lo studio in tempi di crisi è davvero avventuroso. Di sicuro non si vive con questa professione, non si mettono assieme nemmeno 1000 euro lordi al mese, non certo tutti i mesi. Bisogna avere qualcuno che ti mantenga.

Certuni dicono che esistono molteplici sbocchi, ma sono sempre molto vaghi, perchè nella concretezza della pratica questi sbocchi non si trovano. A meno di non essere degli "eletti".

Consiglio: se si figlia di un primario, o di un imprenditore con una media azienda, o se sei nipote di un dirigente di ente ospedaliero o di un dirigente asl fai pure tranquillamente psicologia.

Se non hai santi in paradiso, vacci più cauta, perchè poi, cadere dalle nuvole, è duro.
anonymous
2009-11-23 07:48:15 UTC
Io sono laureato in Informatica ma conosco moltissimi laureati in Psicologia. In effetti è inflazionata tantissimo e credo, da quello che sento e vedo, che non offre praticamente possibilità future! Se hai forza e coraggio intraprendi Medicina e magari poi ti specializzerai in Neurologia o affini! Se vuoi in definitiva il mio consiglio soggettivo è quello di non iscriverti a Psicologia, ne a Milano ne altrove!
barbarapedana
2009-11-23 07:55:07 UTC
al momento di laureati in psi cè nè troppi, purtroppo, ma non sappiamo tra 5 anni come andrà il mercato del lavoro.

ci sono 2 scuole di pensiero:

1) fare comunque la facoltà che piace ed interessa di più

2) scegliere una facoltà affine che dia + garanzie x lavoro futuro.

se decidi x questa 2° opportunità allora c'è medicina, che fra le altre cose offre ampia gamma di specializzazioni.

ciao.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
Loading...