Mi sono iscritta qeust'anno alla facoltà di Lettere e sto già cominciando a fare l'abitudine agli sguardi di commiserazione che mi vengono mandati dalle persone quando spiego a quale facoltà mi sono iscritta.
Commiserazione un po' perchè tutti sanno in quale situazione mi ritroverò quando uscirò dall'università: senza un lavoro, con poche possibilità di trovarlo. Se mi va bene, trovo un posto come commessa in una libreria.
Dall'altro lato la letteratura ormai è considerata da molti l'ultima ruota del carro: a cosa serve? non fa guadagnare, non coinvolge il settore Industrial o economico della popolazione. Chi studia letteratura fa quello perchè non ha voglia di applicarsi, di fare qualcosa che implichi uno studio duro scientifico.
Questo è quello che si pensa.
Quello che non si sa è che per studiare la letteratura serve molto metodo scientifico, unito alla componente umanistica del nostro essere: senza un metodo di indagine non puoi fare ricerca. Senza metterci l'anima non arriverai mai a risultati soddisfacenti.
Io non disprezzo chi studia materie scientifiche: non sarei mai in gradi di farlo, non ne ho la testa, ed illoro impegno è di grande aiuto per tutti noi.
Ma senza poesia quanto sarebbe brutto il mondo? Senza cultura in senso stretto, senza arte fine a se stessa, alla bellezza, potremmo ancora chiamarci uomini?