La domanda sembrerà priva di senso, però sono arrivata alla conclusione che alcuni professori non vogliono che i suoi allievi ragionino, ma si che ripetano i suoi metodi e parole. Io adesso ho superato l'esame di analisi matematica I (sono stata una delle poche del mio canale), comunque questa sarebbe la seconda volta poiché la prima volta sono stata bocciata, però senza paura di sbagliare vi dico che sapevo svolgere tutti i calcoli, però con le metodologie che ho imparato leggendo diversi libri. Insomma la mia professoressa non sa insegnare, non ha un minimo di didattica e ogni tanto penso lo faccia a posta in modo che uno non impari e di conseguenza non superi l'esame. Quando lei aveva all'epoca fatto le correzioni ero contenta perché ero arrivata ai risultati, però mi aveva bocciata, ho chiesto delle spiegazioni e lei semplicemente m'ha detto che non avevo usato i metodi che lei aveva insegnato in classe!!! Allora a che serve studiare sui libri? E poi lei cattiva com'è scegli sempre il metodo più difficile in assoluto quindi niente sviluppi di Taylor ma tanto Hospital, poi il metodo tremendamente pratico che avevo imparato per fare le integrali per lei è roba "troppo innovativa"... Comunque cosa ho fatto adesso: ho preso gli appunti che avevo messo da parte (mi facevano venire i brividi), e ho adattato le cose, cioè ho adattato quel che sapevo al suo caos. Ho messo esattamente quello che lei voleva trovare e appunto sono riuscita a superare quel cavolo di esame. Però io non sono abituata a queste cose, io ho studiato sempre a l'estero (babbo è canadese, però a me piace stare in Italia) e lì loro ti chiedono di ragionarci e apprezzano se magari uno riesce a creare la sua propria metodologia e quindi a voglia a mangiarsi i libri, l'insegnate serve per l'orientamento. Poi adesso mi trovo in questa situazione e come alcuni ragazzi m'hanno detto che sarà più o meno così anche con altri eventuali futuri professori mi chiedo: Ma l'università veramente ci insegna a ragionare o forma dei pappagalli???