Domanda:
Perché si sceglie la facoltà università per gli sbocchi lavorativi?
anonymous
2012-01-16 15:34:53 UTC
Ciao,
Volevo chiedervi, perché secondo voi la maggior parte delle persone (io oserei anche un buon 70%) sceglie la facoltà seguendo più gli sbocchi lavorativi che il cuore.
Sarà che sono troppo sentimentale o che reputo il lavoro come fonte di realizzazione in un futuro prossimo, ma non riesco a capirlo. Sento di moltissime persone che hanno scelto facoltà con buone prospettive lavorative che ora sono indietro con gli esami, si lamentano di continuo o peggio ancora, si auto-convincono che è la facoltà per loro (nonostante i voti e la voglia di apprendere dimostrino il contrario).
Ma sono solo io che vedo il lavoro come un qualcosa che nobiliti l'uomo?
Vale davvero la pena sacrificare i propri sogni perché si ha paura di rimanere disoccupati dopo la laurea?
E non è forse meglio essere eccellente nel proprio campo che un laureato discreto ?
Ora come ora si ha bisogno di gente MOTIVATA e APPASSIONATA a quello che fa, ma la motivazione non è forse data dai propri interessi e passioni?

Voglio sapere anche le vostre opinioni che sicuramente saranno diverse o quasi dalle mie, quello che mi importa è voler capire le reali motivazioni che spingono una persone a seguire più la ragione che il cuore.
Otto risposte:
?
2012-01-17 07:52:54 UTC
Beh, non è detto che l'avere dei voti non eccellenti voglia dire che non sei interessato in quella facoltà. Spesso il problema è che in certi atenei i professori sono molto esigenti, e, anche se il nome e le materie sono quelle, di fatto è più difficile studiarle lì piuttosto che da altre parti. Se uno ha 23-24 di media a Ingegneria Meccanica a Bologna, per esempio, non è perché studia poco o non ha voglia.



Comunque, detto questo, bisognerebbe trovare un buon compromesso: una facoltà utile ma anche che piace. Si, è vero che molti ingegneria, medicina o economia la scelgono per il lavoro (come dargli torto, del resto), ma non tutti. Anche perché difficile trovare chissà quale lavoro o prestigio sociale se poi l'hai scelta "così".

Non credo che sia poi così "a-normale" interessarsi degli studi che offrono queste facoltà

Fermo restando che il lavoro se sei in gamba e hai investito bene per il tuo progetto lo trovi anche con Storia, per dire (per esempio ci sono diversi importanti politici e giornalisti laureati in Storia e/o Filosofia.... e non certo perché danno tutti questi sbocchi lavorativi, ma perché han scelto una cosa in cui si sentivano in gamba).



E' inevitabile che le lauree non siano poste tutte sullo stesso piano.

Per carità, nessuno (credo) pensa che chi fa Filosofia è uno stupido mentre chi fa Medicina è un mito, va rispettato ed è degno di prestigio sociale; chi lo pensa è un ********.

Però non puoi neanche porre tutte le lauree su uno stesso piano due lauree che, in termini di utilità, appartengono a livelli diversi (è ovvio che un'azienda ha più bisogno di un laureato in economia rispetto ad uno di scienze della comunicazione, o di uno di ingegneria rispetto ad uno di storia, poi sul piano personale e di competenza magari sono laureati entrambi eccellenti nella loro disciplina).



Comunque il mercato è imprevedibile. Sfortunatamente gli economisti non riescono ancora del tutto a prevedere il futuro XD Quello che è richiesto ora potrebbe non essere più una bazza domani. Un po' come 20 anni fa Giurisrpudenza sembrava il top in assoluto mentre ora è la facoltà più inflazionata d'Italia.

Pertanto consiglio di tenere abbastanza conto dell'interesse (che almeno deve esistere. Non dico avere orgasmi appena sentire parlare di quelle cose,ma comunque ch enon sia neanche male studiare e curiosare anche fuori dai libri assegnati)
anonymous
2012-01-16 21:32:44 UTC
Purtroppo è così, la gente si fa influenzare dagli eventuali sbocchi lavorativi. Nel bene o nel male tutti noi siamo stregati dal successo e dai soldi, per cui facoltà come Lettere o Psicologia sono viste come l'anticamera della disoccupazione.

Personalmente frequento giurisprudenza, che a quanto pare è messa peggio di Scienze delle comunicazioni in quanto occupazione, beh a me non me ne può fregare proprio! Io sto studiando qualcosa che mi piace, per cui credo fortemente..cioè nella "giustizia" e nessuno, nemmeno dei commenti stupidi che si trovano di sovente qui su yahoo answer mi farà cambiare idea!

Frequentate le facoltà per cui siete portati, non siate veniali!

Non voglio pensare a cosa succederebbe se tutti frequentassero Medicina, Ingegneria o Economia... che mondo triste! La cultura e le materie umanistiche sono importantissime per non renderci delle bestie. Io stimo molto di più chi frequenta una facoltà umanistica perché è appassionato, pur conoscendo le scarse possibilità di lavoro, piuttosto che un ragazzo che frequenta ingegneria perché dà lavoro (e poi magari si permette di denigrare le facoltà altrui per rafforzare il proprio ego e le proprie insicurezze, e qui se ne trovano molti n.d.r.)

In un futuro non tanto prossimo mi immagino uno stuolo di ingegneri o economisti tristi e frustrati, che probabilmente avranno un lavoro medio, mal retribuito e saranno frustrati a vita... beh contenti loro! (Poi sicuramente c'è chi sceglie ingegneria o economia per passione, non lo metto in dubbio!)

Il lavoro va cercato, costruito!! Non possiamo aspettare che ci cada dal cielo.
anonymous
2012-01-16 16:13:33 UTC
perchè il lavoro prima di nobilitarti ti deve dare la pagnotta!
?
2012-01-17 11:48:16 UTC
Fintanto che la coerenza regge non ci vedo nulla di male. Il problema penso sia un altro: molti ragazzi escono dalle superiori e pensano che l'università sia sia solo "un'altra" scuola, mentre è più un investimento (nel proprio capitale umano).



Poi un investimento può essere migliore o peggiore a seconda di quale è il tuo obiettivo. Se ti interessa avere il potenziale per poter lavorare e ottenere un certo livello di qualità della vita (senza "sovvenzioni" esterne) allora facoltà come lettere o psicologia non sono buoni investimenti. Se invece sei disposto a fare certe rinunce in termini di qualità della vita (o hai qualcuno che ti mantiene), ma tieni particolarmente ad una qualche preparazione personale, allora possono essere buoni investimenti.



L'incoerenza si manifesta quando leggi domande di gente che ha studiato psicologia del castoro tibetano o letteratura turkmena, e poi si lamenta perché in Italia per i giovani non c'è lavoro
dolce_relax_2
2012-01-16 15:39:41 UTC
per avere più speranze per il futuro



io personalmente non faccio parte di quel 70% visto che ho scelto lettere moderne come università e sappiamo bene tutti che ora come ora con la laurea in lettere non si va da nessuna parte...certo se seguivo la logica dovevo andare in una facoltà scientifica mah....perchè studiare una cosa che nn mi piaceee...scegli con il cuore tanto ora come ora stiamo tutti a casa...laureati in lettere,in lingue,in ingegneria,in giurisprudenza e non laureati
L
2012-01-16 15:41:38 UTC
Perché in Italia c'è oltre il 30% di disoccupazione giovanile.



Comunque è impossibile che la maggior parte dei giovani come dici scelgono lauree con sbocchi lavorativi, perché queste sono a numero chiuso (medicina è a numero chiuso, e così tante ingegnerie, architettura, e persino alcune economie).
d g
2012-01-16 15:42:50 UTC
CONDIVIDO PIENAMENTE CIO' CHE DICI. LO SOTTOSCRIVO. PURTROPPO IN OGNI CULTURA CI SONO DEI CONDIZIONAMENTI CHE SONO COSI EVIDENTI CHE NON CE NE ACCORGIAMO NEANCHE. TU HAI IL GRANDE MERITO DI ESSERTENE ACCORTO. BASTI PENSARE AI MEDIA, ALLA FAMIGLIA, A TUTTI I POLITICI CHE PREDICANO UNA SCELTA DELLA FACOLTA' UNIVERSITARIA IN RAPPORTO CON LE ESIGENZE DEL MERCATO DEL LAVORO. MI SPIACE CHE NON SCRIVI A QUALE FACOLTA' SEI ISCRITTO O TI VORRESTI ISCRIVERE. COMPLIMENTI PER LA BELLA DOMANDA.
anonymous
2012-01-16 16:25:16 UTC
Ciao scusa, puoi rispondere alla mia domanda parla di scuole.. spero che mi sai aiutare :)


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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